
La scelta tra rimorchio carrellone piano dritto ribassato e rimorchio carrellone con collo è fondamentale per chi opera nei trasporti eccezionali. Le differenze riguardano altezze, lunghezza utile del pianale, stabilità del carico e praticità operativa. Vediamo quali sono i pro e contro di ogni configurazione.
Altezza del pianale
Nei vecchi rimorchi piano dritto il pianale era alto e meno adatto a macchine operatrici ingombranti.
Nei modelli moderni piano dritto ribassato il piano può arrivare a circa 900 mm, quindi anche più basso del collo.
Il collo d’oca ribassato mantiene valori intorno ai 920 mm, ma offre un vantaggio: l’avanzamento di circa 50 cm che funziona come stabilizzatore del carico e riduce la sporgenza del braccio degli escavatori durante il trasporto.
Lunghezza utile del pianale
Con il piano dritto ribassato il pianale è continuo e sfruttabile per tutta la lunghezza del rimorchio.
Con il collo invece la superficie viene interrotta, riducendo la lunghezza utile del piano basso rispetto al piano dritto. Questo lo rende meno adatto a determinati carichi molto lunghi, anche se resta una soluzione tradizionale molto apprezzata.
Stabilità e distribuzione del carico
Il collo con avanzamenti aiuta a stabilizzare meglio il carico, motivo per cui è ampiamente usato.
Il piano dritto ribassato consente un’ottima uniformità, ma bisogna evitare di concentrare il peso sul primo asse: la distribuzione deve sempre essere bilanciata.
Salita dei mezzi
Un aspetto spesso frainteso: avere o meno il collo non influisce sulla salita dei mezzi. Entrambe le configurazioni permettono un accesso sicuro dalle rampe posteriori.
Conclusioni da operatore
Il rimorchio piano dritto ribassato è ideale se si cerca un piano continuo e molto basso, utile per ridurre l’altezza complessiva dei carichi.
Il rimorchio con collo resta la versione più classica e amata, con un effetto stabilizzante importante sui carichi più complessi.
La scelta dipende dal tipo di trasporto e dalle priorità: altezza totale, lunghezza utile o stabilità.

